Mezzo sospiro di sollievo by Virginia Nesi

autore:Virginia Nesi [Nesi, Virginia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2020-12-22T12:00:00+00:00

1. Giovanna, Anita e Carla sono tre nomi inventati per proteggere le loro identità.

Ospedale,

Firenze, 30 ottobre 2020

La notte ha ghiacciato le mie angosce. Mi sono svegliata varie volte per il freddo. Credo di avere le ossa congelate. Sono ore che sto aspettando che arrivi un’ambulanza per tornare in hotel. Non ce ne sono.

«Hai avvertito l’hotel che ritorni oggi?»

«Non ancora, cosa gli devo dire?»

«Noi abbiamo sollecitato l’ambulanza da stanotte, non sappiamo a che ora arriverà.»

Giovanna si è svegliata attorniata da un’aura di contentezza. Un’infermiera è entrata in stanza per portarle una cioccolata calda.

«Che delizia! Ah, che delizia. Se ne possono avere due tazze?»

Sorrido. Il suo spirito la guarirà.

Alle 12:30 arriva la mia ambulanza, posso tornare in hotel. All’entrata vedo Monica. Per la prima volta, associo il suo nome a un volto.

Me la immaginavo proprio così, sorridente. Con gli occhi piccoli, ma gai e la voce attenuata, ma lieta.

Nel pomeriggio mi visita un medico dell’USCA. Gli espongo le mie perplessità in merito ai risultati degli esami del sangue fatti in ospedale. Sono preoccupata per il valore dei globuli bianchi: 2.86. C’è l’asterisco. Intuisco che qualcosa non va bene. Cerco di risparmiare la voce per non dare spazio ai timori. I miei globuli bianchi stanno combattendo una battaglia. A quanto pare la stanno perdendo. Ho paura. Tanta. Consapevole della mia inconsapevolezza, faccio una breve ricerca su internet. La lista delle malattie legate al midollo è lunga quanto almeno la pila dei panni da stirare di mamma. Chiudo internet per dedicarmi a qualcosa di più sensato, overosia avvertire la mia dottoressa. Mi sente in lacrime. Lei prova a tranquillizzarmi. Ripeterò l’esame presto, adesso devo solo riposare. “Ma se sto tutto il giorno distesa su un materasso protetto da una lastra di nailon”, mi piacerebbe risponderle. Mi trattengo. Ha ragione. Devo pensare a riposare. Ancora. Ancora di più.

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